……..Purtroppo, al mondo d’oggi, ci sono parecchi piccoli come Salvatore, che devono fare come lui, non vanno a scuola perchè non ne hanno la possibilità. Ma in questa pellicola c’è anche una bella speranza, qualcosa che fa attutire i toni drammatici degi eventi. Il maestro Marco rinuncia al suo tempo libero per aiutare il piccolo, il preside della scuola ci pensa parecchio prima di mandare il bambino in una casa famiglia, cercando delle alternative, è giusto e indulgente.
Grande umanità: ci vorrebbero più scuole così impegnate nel recupero degli alunni, presidi che discutono in maniera continua con assistenti sociali. E’ vero che si tratta di una scuola dell’obbligo, che dunque ci sono dei rigorosi doveri oltre che dei sacrosanti diritti per gli studenti, ma è anche vero che per il piccolo Salvatore non è stata intrapresa una misura troppo rigida, anzi molta comunicazione, buon dialogo, soprattutto da parte del maestro Brioni…Non credo sia sempre così…a volte manca una partecipazione emotiva intensa, sbaglio?
Per il regista Lo Cugno questo è il primo lungometraggio. Splendida l’interpretazione di Enrico Lo Verso (Marco Brioni), grande tenerezza per la spontaneità dei piccoli attori: di spicco, naturalmente, Alessandro Mallia (Salvatore).
Da articolo sezione: Grande Schermo
Redazione Giornalistica Autogestita – E.R.B.A.
Michela Buongiorno