Film: Il cacciatore di aquiloni

 Foto: Yahoo Italia! CINEMA

 

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Attori: Khalid Abdalla, Homayon Ershadi, Atossa Leoni, Shaun Toub, Zekira Ebrahimi, Ahmad Khan Mahmoodzada.

Kabul 1978. Amir è il figlio di Baba, un uomo benestante di etnia pashtun. Il suo miglior amico è Hassan figlio del servitore di casa e appartenente all’etnia inferiore degli hazara. Hassan è un ragazzino leale, forte e coraggioso, Amir invece è piuttosto insicuro, spesso viene difeso dall’amico e cerca continuamente i consensi del padre.

Entrambi i bambini condividono la passione per gli aquiloni e sognano di vincere una gara contro altri piccoli appassionati giocatori, che si sarebbe svolta di lì a poco. Così, dopo quella fatidica competizione, riescono a realizzare quell’obiettivo. Prooprio quel giorno però, accadrà un fatto che segnerà profondamente la vita di Hassan e di riflesso, Amir preso dai sensi di colpa per non essere riuscito ad aiutare l’amico, si allontanerà da lui.

Passano gli anni, Amir diviene uno scrittore famoso ma non ha mai dimenticato Hassan, provando sempre un grande rimorso nei suoi confronti.

La telefonata di un vecchio amico di famiglia lo farà tornare nella sua città nativa Kabul, dove le cose non saranno affatto semplici. Per questo ci sarà il bisogno di tirar fuori il carattere, la forza, la tenacia: Amir per il ricordo di Hassan, sarà pronto a sacrificare la sua stessa vita.

Un film che sottolinea una dura realtà, vista in buona parte con gli occhi dell’infanzia. Tratti di profondo sentimento che rendono inevitabile la riflessione, la commozione. Diretto magistralmente da Marc Forster e tratto dal libro con il titolo omonimo, scritto da Khaled Hosseini, pubblicato in Italia nel 2004 dalla casa editrice Piemme. 

Questa mia recensione è presente nel sito www.puntogiovanieuropa.po.it/erba, nella categoria “Grande schermo”. Inviata alla redazione E.r.b.a. il 6-05-2008

Film: Il cacciatore di aquiloniultima modifica: 2008-07-01T22:10:00+02:00da michela.buong
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2 pensieri su “Film: Il cacciatore di aquiloni

  1. Nel libro si evidenzia il sentimento puro dell’amicizia da parte di Hassad ed i difetti più umani di Amir che vive la propria esistenza tormentato dal ricordo di un episodio spiacevole risalente alla sua infanzia dove si è comportato da vigliacco ed ha abbandonato l’amico al suo destino, la vita gli darà l’opportunità di riscattarsi.

  2. Giusto! Bravo. E’ davvero un buon libro e un bel film, basato su un tema delicato e descritto con linee di profonda sensibilità da parte dell’autore e del regista, a mio parere.
    Un’opera che merita tutta l’importanza e il successo ottenuto…merita anche tantissimi dei nostri pareri al riguardo. Sono contenta del tuo commento e spero che tornerai a visitare il mio blog!

    Michela

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